mercoledì 13 aprile 2016

E' morto Gianroberto Casaleggio






Gianroberto Casaleggio è scomparso martedì 12 aprile. Casaleggio, che aveva 61 anni, è spirato in una camera di degenza dell'istituto Scientifico Auxologico di Milano, in via Mosé Bianchi, dove era ricoverato da almeno due settimane con un nome diverso da quello reale per tutelare la privacy. Nell'aprile del 2014 Casaleggio era stato operato di urgenza per un edema al cervello al Policlinico di Milano.

Il dolore di Dario Fo - "Da ieri sono sconvolto oltre ogni misura". Così Dario Fo ha parlato della morte di Gianroberto Casaleggio, il fondatore del Movimento 5 stelle che, secondo il premio Nobel, ha avuto il grande merito di avere "tolto di mezzo la banalità" e di avere "proposto un nuovo modo di agire, di comunicare e di offrire la propria partecipazione". Domani Fo parlerà ai funerali che si terranno alle 11 nella basilica di Santa Maria delle Grazie a Milano. "Dirò qualcosa di semplice e facile - ha affermato - non so ancora cosa". 
TESTAMENTO DI CASALEGGIO. E GRILLO RIPENSA PASSO DI LATO
"Grillo? Davide Casaleggio? Il direttorio? Ora chi guiderà il M5S?". E' la domanda che tutti, anche all'interno del Movimento, si pongono dopo la morte di Gianroberto Casaleggio che però, già immaginando quanto sarebbe accaduto, avrebbe lasciato ai suoi fedelissimi un testamento politico: una serie di appunti con indicazioni in vista delle prossime scadenze politiche nella convinzione che nella primavera del 2017 si voterà.
I pentastellati e Beppe Grillo si trovano di fronte ad una svolta: andare avanti senza il supporto del suo ideatore e fondatore. Il comico genovese nei mesi scorsi ha detto di voler fare "un passo di lato" per tornare a fare spettacoli ma soprattutto per lasciare spazio al direttorio dei parlamentari. Insomma, di volersi limitare ad un ruolo di "garante". Questa decisione, accompagnata anche dalla scomparsa del suo nome dal simbolo, potrebbe ora essere rivista. Anzi, secondo alcuni parlamentari pentastellati, il leader dovrebbe tornare a farsi carico del Movimento. D'altronde, lo stesso comico genovese nelle scorse settimane aveva annunciato che "cambiamenti" sarebbero stati imminenti.
L'alternativa è rappresentata dal passaggio della cabina di regia interamente nelle mani del direttorio M5S. Non tutti tra i pentastellati - soprattutto al Senato - sono però convinti che Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista, Roberto Fico, Carlo Sibilia e Carla Ruocco (tutti deputati) abbiano sufficiente piglio per guidare il "partito" per motivi anagrafici e di equilibrio tra le due Camere. Palazzo Madama reclama un peso maggiore all'interno degli organismi direttivi: spesso si sono fatti i nomi dei senatori Paola Taverna e Nicola Morra per incarichi di primo piano.
C'è, infine, da definire il ruolo di Davide Casaleggio. Il figlio del co-fondatore si trova ora ad avere la maggioranza della Casaleggio Associati, proprietaria del blog di Beppe. Ad affiancarlo ci saranno anche i soci e Filippo Pittarello (attualmente aiuta il gruppo parlamentare a Bruxelles). In Parlamento non tutti sono convinti che Davide abbia la sensibilità politica del padre. Ma non mancano neanche i suoi ammiratori, convinti che possa bilanciare "lo strapotere" del direttorio e dare un'impronta più strategica.
"Gianroberto era un visionario nel senso che riusciva a capire prima il futuro - spiega una delle fonti -. Era consapevole delle condizioni di salute ed aveva pianificato cosa sarebbe accaduto quando lui non ci sarebbe stato più. Pianificava tutto, sempre". La soluzione potrebbe quindi averla immaginata lo stesso Casaleggio con il suo testamento politico: un periodo di transizione con direttorio e Davide che si aiutano sotto il controllo di Grillo e traghettano il "partito" durante questo periodo difficile. Anche in questa luce potrebbe essere letto il post della scorsa settimana sul blog nel quale lo stesso Casaleggio ha detto: "Nel M5S non ci sono capi. Decidono i cittadini". Una democrazia allargata che, di fatto, congelerebbe la situazione attuale. L'accordo dovrebbe essere siglato dallo stesso Davide e da Luigi Di Maio e Roberto Fico.
UN GURU SCHIVO DAL PENSIERO RIVOLUZIONARIO
"Non ci sono capi - scriveva pochi giorni fa Casaleggio sul blog di Beppe Grillo per smentire il passaggio di consegne a suo figlio Davide in una nota che ora sembra untestamento - e l'unico leader riconosciuto sono i cittadini che fanno parte della comunità del M5S. Siamo - scriveva ancora - una comunità che si autodetermina in Rete e gli strumenti a nostra disposizione evolvono ogni giorno". Gli stessi concetti erano espressi da Casaleggio in una intervista all'ANSA, una delle pochissime concesse.
"Questa mattina - si legge in un post sul blog di Beppe Grillo - è mancato Gianroberto Casaleggio, il cofondatore del MoVimento 5 Stelle. Ci stringiamo tutti attorno alla famiglia. Gianroberto ha lottato fino all'ultimo". Nel post figura anche un passaggio della lettera al Corsera: "Sono un comune cittadino che con il suo lavoro e i suoi (pochi) mezzi cerca, senza alcun contributo pubblico o privato, forse illudendosi, talvolta anche sbagliando, di migliorare la società in cui vive".
SUL PALCO DI PIAZZA SAN GIOVANNI

Beppe Grillo ha appreso della morte di Gianroberto Casaleggio a Napoli, dove si trovava per una tappa del suo tour in programma al Teatro Augusteo. Il leader del Movimento 5 Stelle alloggiava in un albergo del lungomare dove è arrivato Roberto Fico, presidente della commissione vigilanza Rai. Lo show in programma in serata nel capoluogo partenopeo è stato annullato e rinviato a martedì 17 maggio, in segno di lutto. Beppe Grillo è arrivato in treno a Milano da Napoli. Grillo, accompagnato da Roberto Fico non ha voluto rilasciare dichiarazioni e, scortato dalla Polizia, ha lasciato la Stazione Centrale salendo su un'auto che lo attendeva all'esterno. 

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