A parlare è Pierdaniele Friscira, pirotecnico della ‘Friscira Fireworks srl’, che ha sede a Taranto, nonchè presidente del Sindacato nazionale operatori pirotecnici (Sinop).
“Le ordinanze emanate da molti sindaci, in merito al divieto di accensione dei giochi pirotecnici la notte dell’ultimo dell’anno, sono ILLEGITTIME.
La vendita di questo genere di merce, negli esercizi autorizzati, rispetta ogni provvedimento legislativo in merito, comprese le recenti disposizioni della Comunità europea che hanno sensibilmente abbassato il limite delle soglie di rumorosità. Il tutto appare ancor più assurdo se si pensa che nei divieti rientrano addirittura l’uso dei bengala e delle semplici stelle filanti“.
I provvedimenti emessi sono in corso di modifica ma il danno ormai è fatto e, a causa di essi, si è messo in ginocchio l’intero settore che in Italia dà lavoro a oltre centomila persone, senza contare il fatto che chi se ne avvantaggerà saranno i venditori di artifizi proibiti.
Le associazioni nazionali di categoria stanno già facendo partire le azioni risarcitorie con richiesta di milioni di euro di danni d’immagine e mancato guadagno nei confronti di questi sindaci, che hanno letteralmente scavalcato il Testo Unico di Pubblica Sicurezza e le leggi della Comunità Europea, la quale, con le recenti modifiche, ha ribadito di non ostacolare in alcun modo il libero mercato dei prodotti pirotecnici riconosciuti e omologati, pena severe sanzioni verso gli Stati o Comuni che adotteranno le illecite restrizioni.
L’operatore contesta vivamente le motivazioni alla base delle ordinanze sindacali, secondo cui i fuochi della notte di San Silvestro causerebbero ogni volta la morte di cinquemila animali domestici.
“Una grande bufala imbastita dagli animalisti ad oltranza – conclude Friscira –. Da controlli da noi effettuati i decessi per questa causa sarebbero in percentuali davvero risibili. Problemi al sistema nervoso degli animali vengono causati in misura di gran lunga superiore dalle sirene delle ambulanze: mai fatto caso ai penosi guaiti dei cani in tali circostanze? Per non parlare dei tuoni durante i temporali, che terrorizzano gli animali. Ebbene, facciamo un’ordinanza dei sindaci anche anche per questi? Magari la indirizziamo al Padreterno!”
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