giovedì 24 dicembre 2015

Consorzio Nazionale Olivicoltori: "Comprate olio d'oliva italiano e scegliete la filiera corta"










E' l'invito del presidente Gennaro Sicolo in occasione delle festività natalizie
«Comprate e regalate olio extravergine di oliva italiano e fatelo optando per la filiera corta. Scegliete i frantoi locali. Nella nostra zona ce ne sono almeno due per comune, la genuinità e la qualità dei nostri olii è più facilmente garantita da realtà vicine. Non dimentichiamo che l’olio extravergine d’oliva, straordinario patrimonio agroalimentare dello stivale, è anche il nostro prodotto più contraffatto».
È l’invito del presidente del Consorzio Nazionale Olivicoltori Gennaro Sicolo, che promuove l’oro verde come un autentico patrimonio da tutelare. E saranno soprattutto i consumatori più attenti alla qualità e coloro che sono alla ricerca di un regalo “autentico” a raccogliere l’invito del CNO. Quella delle truffe è per il settore una della questioni più sentite, una grave piaga per l’intera filiera contro cui il CNO si batte da tempo e con fermezza.

«Le produzioni non autentiche e commercializzate in modo ingannevole –sottolinea il presidente – tolgono spazi al mercato dell’olio extravergine d’oliva italiano e comportano una diminuzione generalizzata delle quotazioni, per effetto della insana competizione che si viene a creare. Per questo, è stato di recente sottoscritto da tutti gli operatori un accordo di filiera che pensiamo possa contribuire a isolare chi utilizza metodi sleali e non compatibili con le leggi vigenti, a danno del consumatore».
Non mancano i controlli e gli strumenti per effettuarli. Il Corpo forestale dello Stato e i Carabinieri dei Nas sono all’avanguardia nell’utilizzare moderne e sofisticate tecniche per scoprire le contraffazioni e le frodi nel settore oleari. Tant’è che di recente numerosi sono stati i casi di frode rilevati e i sequestri di olio contraffatto effettuati.
Consorzio Nazionale Olivicoltori: "Comprate olio d'oliva italiano e scegliete la filiera corta"«È necessario – continua Sicolo – che si inaspriscano le sanzioni per chi “inquina” il settore con “prodotti cilecca” causando danni gravissimi al settore olivicolo e, di conseguenza, all’ambiente, che tanto deve alla coltura olivicola per mantenere il suo equilibrio e la sua bellezza. Il CNO si sta battendo perché si creino dei deterrenti sempre più forti alla truffa dell’olio, tema che è in discussione alla Camera proprio in questi giorni. Ci auguriamo che le istituzioni diano ascolto alle istanze della parte agricola su questo aspetto fondamentale per tutelare il settore».
Altro punto su cui la filiera insiste per voce del Consorzio Nazionale Olivicoltori è quello della necessità di applicare norme già in vigore volte a stabilire la corresponsabilità della distribuzione sulla conformità degli oli messi in commercio: chi vende e distribuisce deve garantire ciò che mette sullo scaffale. E il prezzo a cui in molti casi si promuovono olii spacciati per italiani deve far pensare in primo luogo il consumatore.
L’allarme lanciato dall’Organizzazione mondiale della sanità sui rischi per la salute umana derivanti da un consumo eccessivo di carni lavorate rosse ha riportato al centro dell’attenzione il tema di una dieta alimentare bilanciata.
In questo contesto l’olio extravergine di oliva, tipico prodotto della cultura e della tradizione mediterranea, rappresenta un ingrediente essenziale, le cui proprietà benefiche sulla salute sono state confermate da recenti studi. L’olio extravergine d’oliva è ricco di antiossidanti (vitamina E, acido oleico, polifenoli) e di sostanze con proprietà antinfiammatorie, apporta acidi grassi essenziali, è un supporto ideale per le vitamine liposolubili A, D, E, K e, inoltre, diverse evidenze scientifiche degli ultimi anni lo indicano come un alimento significativo nel ridurre l’incidenza di numerose neoplasie.
Insomma un alleato della salute che merita di essere conosciuto. «Il consumo di olio d’oliva – dice a questo proposito Sicolo - è piuttosto diffuso nei paesi mediterranei, con un consumo procapite che si attesta fra 10 e 20 litri all’anno. La domanda procapite è molto più bassa in altre parti del mondo: negli Stati Uniti per esempio si consumano 0,5 litri di olio extravergine di oliva per persona e in molti paesi asiatici ed africani il prodotto non ha ancora registrato alcuna diffusione. C’è spazio dunque per svolgere una capillare aziende di informazione promozione a livello globale per introdurre questo straordinario prodotto nella dieta alimentare quotidiana.

Nessun commento:

Posta un commento