giovedì 20 febbraio 2014
Renzi pronto a tagliare i salari del 10%? Le banche confidano in lui e sapevano che sarebbe diventato premier
Le banche sapevano il 7 gennaio 2014 che Renzi sarebbe diventato premier. Questa l'amara verità portata alla luce dal parlamentare 5 StelleGianluca Vacca, che sul suo sito personalediffonde un'ulteriore notizia allarmante.
L'Italia non è riuscita in questi anni ad abbassare il costo del lavoro, troppo alto in considerazione del fatto che in passato i salari sono cresciuti in maniera sproporzionata rispetto all'incremento della produttività. Il Fondo Monetario Internazionale ha stimato che sarebbe necessaria una riduzione del 10% del costo del lavoro per riparare il problema della competitività. Sarebbero proprio i salari, secondo il parlamentare 5 Stelle Gianluca Vacca, la voce sulla quale Renzi potrebbe intervenire. Leggiamo dal sito personale di Gianluca Vacca:
Ecco il documento che dimostra come Renzi sia espressione dei grandi gruppi finanziari e delle banche. In un report della banca svizzera UBS (scaricatelo qui), del 7 gennaio 2014, si legge a pag. 10:
On the trade side, the recession was instrumental in turning around Italy's current account deficit, which in turn has substantially reduced the dependence of the Italian economy on foreign investors. A significant part of this improvement, however, came about because imports declined due to the recession, a situation that should reverse. Unfortunately, Italy has failed to adjust its relative unit labor costs, which are too high given that past wage increases were not in line with productivity gains. In fact, the International Monetary Fund (IMF) estimates that a depreciation of 10% is necessary to fix the competitiveness issue. Although measures to address it are a key priority of Renzi, he will likely face an uphill battle. Overall, we expect the net trade contribution to become much smaller as the economy recovers.
Traduzione:
Dal punto di vista commerciale, la recessione ha avuto un ruolo importante nel capovolgere l'attuale deficit della bilancia commerciale italiana, riducendo di conseguenza la dipendenza dell'economia italiana da capitali stranieri. Parte significativa di tale miglioramento tuttavia deriva dal fatto che le importazioni sono calate a causa della recessione, una tendenza che dovrebbe invertirsi. Purtroppo l'Italia non é riuscita ad abbassare il costo relativo del lavoro (unità lavorative), che rimane troppo alto anche in considerazione del fatto che in passato i salari sono cresciuti in maniera sproporzionata rispetto all'incremento della produttività. Difatti l'FMI ha stimato che sarebbe necessaria una riduzione (dei salari)pari al 10% per riparare il problema della competitività. Sebbene misure in questa direzione siano una priorià per Renzi, non gli sarà facile attuarle e incontrerà una forte resistenza. In generale ci aspettiamo che la bilancia commerciale riduca il passivo col migliorare dell'economia.
Quindi le banche confidano in Renzi per tagliare i salari di un ulteriore 10%. (Fonte). Di seguito il post di denuncia su Facebook.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento