Il numero uno di Facebook e la maxi donazione alle vittime del sisma in ad credits (banner sul social). Il web si indigna: «Guadagna miliardi, offerta troppo bassa»
di Federica Seneghini
Una donazione che, per qualcuno, ha più il sapore dell’elemosina. Annunciata dal palco della Luiss, dove lunedì Mark Zuckerberg, ha tenuto una lezione agli studenti: «Daremo 500 mila euro alla Croce Rossa», per il lavoro che sta facendo in Centroitalia a favore delle vittime del terremoto. Peccato che si tratti di soldi sotto forma di Ad credits (leggi: pubblicità), che potranno essere utilizzati dalla Cri «per promuovere le attività di cui c’è maggiore bisogno, dalla raccolta fondi alla ricerca di volontari». Attirandosi in questo modo proteste e insulti sul web. Perché 500 mila euro in pubblicità non sono poi molti per un colosso che vale 364 miliardi di dollari. E, solo nel primo trimestre del 2016, ha totalizzato un utile netto di 1,51 miliardi.
Littizzetto, l’sms solidale e gli altri donatori
La polemica ricorda da vicino quella scatenata da Luciana Littizzetto nel 2014. Quando la comica, aderendo all’Ice Bucket Challenge, annunciò una donazione di 100 euro a favore dei malati di Sla. Successe il finimondo. E anche ora, davanti al «regalo» di Mr. Facebook per aiutare le persone colpite dal sisma c’è già chi grida «all’imbroglio». Ma si consola pensando che il maxi sforzo collettivo compiuto dalle migliaia di persone comuni che hanno aderito all’sms solidale ha già superato la cifra record di 10 milioni di euro. In contanti.
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