giovedì 26 maggio 2016

PAC: è stato definito il valore del greening. Cosa succede ai titoli non utilizzati?




PAC: è stato definito il valore del greening. Cosa succede ai titoli non utilizzati?
Per tutti gli agricoltori sarebbe oggi opportuno andare a leggere la circolare Agea n.2506 del 16 maggio 2016, che contiene alcune disposizioni importanti sul pagamento greening e sulla questione dei titoli non utilizzati dall’agricoltore.
Facendo riferimento all’annata 2015, il valore del pagamento greening è pari al 50,12% del pagamento di base. È stato infatti definito un coefficiente di 0,5012 da applicare come percentuale del valore dei titoli attivati dall’agricoltore con la nuova Pac.

Un esempio pratico di calcolo dei pagamenti 2015

Angelo Frascarelli dell’Università di Perugia ci fa un esempio pratico relativo a un agricoltore che possiede un titolo Pac del valore medio pari a quello della riserva nazionale, cioè 228,76 euro/ha.
Applicando il coefficiente di 0,5012, il valore del greening in questo caso specifico è pari a 114,65 euro/ha. Se poi è anche un giovane agricoltore, si aggiunge anche il pagamento previsto per questa categoria che vale il 25% del pagamento di base.
Applicando il calcolo all’esempio precedente, cioè con un valore del titolo Pac pari a 228,76 euro/ha, il pagamento giovani in questo caso vale 57,19 euro/ha per i primi 90 ettari. Quindi, facendo il calcolo complessivo, un giovane agricoltore che accede alla riserva nazionale percepisce una Pac comprensiva dei 3 pagamenti (di base, greening e giovani) pari a 400,60 euro/ha.

I titoli non utilizzati per due anni consecutivi si perdono per sempre

Poi c’è un’altra questione importante: i titoli non utilizzati dall’agricoltore per un periodo di due anni consecutivi, a causa della mancanza di superficie ammissibile a copertura dei titoli detenuti, vengono riversati nella riserva nazionale, quindi vengono persi definitivamente.
La perdita di titoli non utilizzati può essere evitata acquisendo ulteriore superficie ammissibile per consentire la copertura integrale di tutti i titoli posseduti oppure trasferendo a terzi soggetti i titoli eccedenti la superficie detenuta. L’agricoltore che nel 2016 detiene titoli in eccesso, suggerisce Frascarelli, ha la convenienza a venderli a meno che abbia la prospettiva di aumentare la superficie ammissibile nel 2017.



Fonte

Nessun commento:

Posta un commento