Forse nemmeno la discesa in massa, per una manifestazione pacifica, degli agricoltori italiani al Foro Italico di Roma avrebbe l’effetto di ricevere la risposta che tutti attendono e che nessuno dà. Si tratta del famoso anticipo del 70% dei pagamenti Pac 2015, promessi a tutti ma inviati solo ad alcuni agricoltori, con percentuali sensibilmente diverse da regione a regione e con un denominatore comune: ai piccoli agricoltori, nella maggioranza dei casi, i soldi sono arrivati, mentre tra le grandi e le medie aziende moltissime ancora devono ricevere l’anticipo. Fonte
Forse non è tutta colpa dell’agricoltore attivo…
Nei giorni scorsi si era fatta strada l’ipotesi che i ritardi fossero dovuti alla verifica del famigerato requisito di “agricoltore attivo” (vedi articolo), che comporta uno scambio di dati tra diverse amministrazioni che non sempre hanno allineate le loro banche informatiche. Ora pare invece che la verità sia un’altra.
Voci di corridoio romane, rimbalzate in alcune regioni del nord, avanzano l’ipotesi che il mancato invio parziale dell’anticipo Pac sia dovuto a una mancanza di fondi, che sarebbero stati deviati verso altre e più urgenti voci di spesa. In poche parole, al momento in cassa non ci sarebbero soldi per tutti…
Riportiamo ai nostri lettori questa voce, con il beneficio d’inventario, al solo scopo di spronare ancora una volta gli agricoltori a chiedere conto dei mancati ricevimenti ai loro rappresentanti sindacali, che a loro volta avrebbero la caratura istituzionale per ricevere finalmente una risposta dal Ministero. In questo grave stato di incertezza, almeno di una risposta ufficiale riteniamo che i nostri agricoltori abbiano diritto.
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