Oggi in Consiglio Regionale è stata approvata all'unanimità la mozione di Cristian Casili sull'Xylella che permetterà alla Regione Puglia di presentare ricorso al TAR Lazio per ottenere la sospensione dell'esecutività del Piano Silletti qualora l'Avvocatura dovesse esprimere parere favorevole.
Ecco il testo integrale della mozione:
Oggetto: verifica della coerenza, rispetto agli Standard Internazionali relativi alle misure e procedure fitosanitarie (ISPM n° 1-9-11) emanate dal Segretariato della Convenzione Internazionale per la Protezione delle Piante -IPPC-) nei confronti di un "patogeno da quarantena", del processo tecnico-scientifico istruttorio che ha portato alla elaborazione del piano Silletti e alla determinazione delle specifiche misure fitosanitarie in esso contenute al fine della "eradicazione" e/o del "contenimento" della Xylella Fastidiosa (Well e Raju).
Premesso:
che le misure fitosanitarie adottate nel "piano bis" degli interventi elaborati dal Commissario delegato Silletti, sono oggetto di specifici ricorsi al TAR Lazio presentati (o in corso di presentazione) da parte di aziende agricole olivicole e/o vivaistiche, semplici proprietari di oliveti, nonché da parte di alcune Amministrazioni comunali della Regione Puglia;
che le misure fitosanitarie adottate nel "piano bis" degli interventi elaborati dal Commissario delegato Silletti, sono oggetto di specifici ricorsi al TAR Lazio presentati (o in corso di presentazione) da parte di aziende agricole olivicole e/o vivaistiche, semplici proprietari di oliveti, nonché da parte di alcune Amministrazioni comunali della Regione Puglia;
che alcune aziende agro-biologiche hanno perfino presentato opposizione presso il Tribunale europeo di 1° grado avverso la decisione europea del 18 maggio 2015, dalla quale discende in ultima analisi, tramite il corrispettivo DM del 19 giugno 2015, il Piano Silletti stesso.
Considerato:
Considerato:
- che gli interventi di abbattimento di un elevato e, al momento non delimitato, numero di ulivi, in parte già effettuati e di prossima esecuzione, accompagnati da pesanti irrorazioni di pesticidi nocivi e tossici su vaste aree di territorio, possono determinare (specialmente la misura che impone I'espianto nel raggio di 100 metri di tutti gli ulivi e piante ospiti, anche solo sospettate di essere infette)gravi ripercussioni sugli equilibri dell'intero ecosistema coinvolto, sull'integrità del paesaggio, sull'attrattività turistica del Salento e di tutta la Puglia, nonché sui livelli di contaminazione delle falde acquifere e dell'intera catena agro-alimentare, mettendo quindi a serio rischio perfino la salute pubblica;
- che a seguito di tali discutibili misure fitosanitarie, giudicate totalmente inutili, dannose e scientificamente infondate, da molti autorevoli ricercatori ed esperti, si sono prodotte forti reazioni da parte degli agricoltori, olivicoltori, associazioni ambientaliste, in cui si articola la società civile pugliese, sfociate anche in affollate e ripetute manifestazioni di piazza, nonché in momenti di aspra tensione sociale.
Tuffo ciò premesso e considerato: I proponenti chiedono al Consiglio regionale:
quale utile e doverosa forma di autotutela, nonché di tutela degli effettivi interessi e valori della società pugliese, il supporto dell'Avvocatura regionale per l'espressione di un parere in merito alla correttezza e legittimità formale e sostanziale delle misure fitosanitarie previste dal Piano Silletti bis, nonché del processo istruttorio tecnico-scientifico e amministrativo seguito per individuarle e definirle, anche in rapporto a prescritte (dalle ISPM) valutazioni comparative che si sarebbero dovute effettuare rispetto a misure eco-sostenibili alternative; peraltro alcune già in corso di sperimentazione con risultati preliminari più che soddisfacenti in vari uliveti riscontrati positivi alla xylella;
di verificare per mezzo degli organi competenti se il principio di precauzione rispetto alla tutela della salute e dell'ambiente sia stato rispettato dalle misure previste dal Piano e, inoltre, se è stata rispettata la procedura prevista dal dlgs 152/2006 (codice ambiente) per i piani che potrebbero avere effetti significativi sull'ambiente e sulla salute pubblica (VAS);
di impegnare il Consiglio regionale, il Presidente e la Giunta regionale, nel caso in cui il parere della suddetta Avvocatura mettesse in evidenza dei vizi formali e/o sostanziali delle procedure, di presentare opportuno ricorso al TAR del Lazio al fine di ottenere la sospensione dell'esecutività del Piano Silletti;
d'impegnare altresì i soggetti indicati a chiedere con forza un urgente ed esauriente confronto su basi scientifiche, sia con il Governo nazionale, sia con la Commissione europea finalizzato alla revisione radicale, in senso eco-sostenibile, dell'impostazione finora distruttiva ed inadeguata data alle misure per fronteggiare la presenza in Puglia della Xylella fastidiosa.
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