C'è chi dice no: il gip
Ugo Bellini durante le indagini non diede ai pm le autorizzazioni per ascoltare le telefonate dei principali indagati (Viola, Mussari e Ceccuzzi). Nonostante negli interrogatori il primocitadino senese raccontasse di come il coentrosinistra ''gestisse'' l'amministrazione della Banca toscana
Quello di Mps, lo scandalo della “banca rossa” che fa tremare Siena e dintorni, continua a creare polemiche su polemiche. Questa volta si tratta delle indagini. Sì, perché è venuto fuori non si sa bene per quale strano motivo, il gip Ugo Bellini ha ripetutamente negato ai pm titolari dell’inchiesta (Giuseppe Grosso, Antonio Nastasi e Antonio Vigni) l’autorizzazione ad intercettare i protagonisti della vicenda. La notizia, ovviamente, è stata resa pubblica soltanto ad indagini concluse. Si è così scoperto che dei 58 faldoni di materiale raccolto dagli inquirenti, tre sono soltanto contenenti richieste di autorizzazioni di intercettazioni. Tutte negate. Compresa quella per fatta per tenere sotto controllo le utenze telefoniche di Fabrizio Viola, che del gruppo Mps era l’amministratore, ma –udite udite!- addirittura quelle per Giuseppe Mussari, uomo chiave di tutta la vicenda giudiziaria. Stesso discorso vale anche per il “numero uno” della città del Palio, non sembra essere rilevante ai fini dell’inchiesta conoscere il contenuto delle sue conversazioni. Eppure gli inquirenti, il 3 aprile del 2012, l’avevano motivata per bene la domanda: “quanto alla richiesta per Ceccuzzi Franco, Sindaco di Siena, deve evidenziarsi che il comune detiene una partecipazione rilevante della Fondazione Mps, nomina 8 dei 16 componenti della deputazione della fondazione e può essere destinatario di informazioni, relativamente ai processi decisionali interni alla Fondazione”. Niente da fare. Anche in questo caso Bellini non ha ritenuto doveroso autorizzare l’intercettazione. Perché? Non è dato sapere.
Strano, molto strano. Anche perché nei verbali d’interrogatorio (quelli ci sono e anche abbondanti), Ceccuzzi ricostruisce per filo e per segno le riunioni dei vertici del centrosinistra nei quali si discuteva dell’amministrazione del Monte dei Paschi. E c’erano proprio tutti: da Piero Fassino a Francesco Rutelli, passando per Massimo D’Alema e Walter Veltroni. In un passaggio si parla perfino di Pierluigi Bersani (che nel 2012 era ancora Segretario del Pd). Eppure di intercettare Ceccuzzi, Mussari e Viola non se ne parla. Misteri delle inchieste “rosse”. Sulle “banche rosse”, s’intende.
Micol Paglia
06/08/2013 - 09:55
http://www.ilgiornaleditalia.org/news/cronaca/848180/Mps--lo-scandalo-delle-intercettazioni.html#.UgCt7mh5z58.facebook
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